AZIENDE IN CRISI: 300MILA LAVORATORI COINVOLTI

Pubblicato il da paetomm@gmail.com

162318763-0e578e0c-4685-4b32-9b57-71a20ebfd3ad.jpgI dipendenti che rischiano di perdere l'impiego sul breve periodo sono tra i 30 e i 40mila. I settori più colpiti dalle ricadute della crisi sono quelli che si appoggiano sul mercato interno: trasporti, telecomunicazioni e tessile.

Il 2012 si apre tutto in salita per le crisi aziendali. Al ministero dello Sviluppo economico sono circa 230 i tavoli aperti per cercare una soluzione alle crisi aziendali che vedono coinvolti 300mila lavoratori, con rischi occupazionali più immediati per 40mila persone.I settori più colpiti sono quello dei trasporti, del tessile, delle telecomunicazioni, ma anche l'auto viene monitorata da vicino visto che la situazione non solo in Italia è preoccupante.

Al centro delle vertenze grandi gruppi come Fincantieri, Termini Imerese (che di recente è stata risolta) e Irisbus, per citare solo le aziende di cui parla più spesso. "Poi abbiamo le aziende in amministrazione straordinaria - spiegano dal ministero - che sono altrettanto importanti, alcune con tavoli di vecchia data: sono circa 40 e sono quelle su cui c'è ancora molto lavoro da fare.

L'ultima è la veneziana Pansac, un'azienda chimica leader nel suo settore, che ha 750 dipendenti, andata in amministrazione straordinaria dopo un anno e mezzo di difficoltà".

La crisi sta massacrando i settori che non hanno una proiezione internazionale. "Quelle che hanno il mercato nazionale come punto di riferimento sono in grande difficoltà: il calo degli investimenti, il calo dei consumi, la difficoltà di accesso al credito, il ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione creano difficoltà maggiori per chi opera all'interno".

Solo per fare un esempio chi lavora con l'Italia ha pagamenti da parte dei clienti che ormai superano i 120-180 giorni, poi per la pubblica amministrazione superano i 200 giorni e uno che ha come cliente un'azienda tedesca viene pagato in 30 giorni, "e questo fa la differenza
anche per quelle che vanno bene".

Un altro aspetto da tener presente, e che al ministero dello Sviluppo è molto sentito, è poi "il cronicizzarsi di situazioni di crisi nel sud", nei settori dell'elettronica, del ferroviario e del tessile. Settore molto difficile è anche quello delle telecomunicazioni. "Alcatel ha annunciato un nuovo taglio di organico pesante, Nokia-Siemens ha ridotto tutte le attività produttive e di ricerca, Italtel è in difficoltà. Questo è uno dei punti di sofferenza più importanti e critici".

 

fonte: http://www.repubblica.it/economia/2012/01/01/newsolivia 2

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