FOTOGRAFI: CARLO MOLLINO e la sua immaginifica cosmogonia femminina.

Pubblicato il 10 ottobre 2011 da tommasoliguori50

"Carlo Mollino e il suo universo femminile - Messaggio dalla camera oscura.

Kunsthalle , Museumsplatz 1, Vienna

Carlo Mollino, architetto, nasce nel 1905 e si forma al Politecnico di Torino dove si laurea nelo 1931.
Sciatore, progettista e pilota di auto ed aerei, Mollino immette nei propri progetti, accanto a una rigorosa preparazione tecnica, un dialogo serrato tra elementi di modernità e una forte sensibilità rivolta all'antico.
Tra il 1933 ed il 1973, anno della sua improvvisa scomparsa, realizza una decina di ipere architettoniche, e gli interni, con tocco surrealista, di casa Miller (1936) e di casa Devalle (1939 - 1940).
Affianca ai progetti di architettura e disegn un'ampia produzione fotografica, e pezzi emblematici del suo personale rapporto con la propria creatività.
Le polaroid e gli oggetti presenti nella mostra viennese appartengono tutti alla casa di via Napione a Torino, oggi Museo casa Mollino: "enigmatica abitazione, questo luogo d'incanto non verrà mai veramente usato, nè come abitazione nè per altro, Mollino dedica esclusivamente a se stesso questo luogo, non lo fotograferà mai e lo terrà segreto" spiega Fulvio Ferrari, curatore del museo e autore insieme al figlio Napoleone della prima monografia sugli arredi dell'architetto (I mobili di Carlo Mollino, Phaidon, 2006).
Ed è ancora Ferrari a teorizzare che le polaroid di Mollino, alcune presenti nella mostra di Vienna, rappresentano un proprio personale esercito di figure femminili che lo accompagneranno nella sua vita oltreterrena.
Come gli egizi, per esempio componevano nella loroo cripta con centinaia di statuette, gli ushabti, allo stesso modo dice Ferrari, Mollino costruisce l'esercito dei suoi personali ushabti: le donne, quelle che Mollino ritrae a partire dalle sue "visioni" concretizzate disponendo vestiti, parrucche, gioielli, trucchi sui corpi di decine di modelle.
L'immaginifica cosmogonia femminina occupa molto spazio nella vita del colto architetto e diventa prezioso commplemento della sua vita terrena verso la perfezione di quella ultraterrena".
E' importante sottolineare come queste polaroid non firmate e mai esposte nè pubblicate da Mollino in vita, non siano state pensate dall'autore come opere d'arte, ma come elementi segreti e misteriosi della propria visione dell'esistenza.

di Franca Alfano Miglietti
tratto dalla rivista "Arte"
editoriale Giorgio Mondadori