SAN RAFFAELE: DEPOSITATA ISTANZA DI FALLIMENTO

Pubblicato il 30 settembre 2011 da paetomm@gmail.com

La procura di Milano ha depositato l'istanza di fallimento per l'ospedale privato San Raffale. E' quanto comunica la procura in una nota.

La decisione dei pm arriva dopo che l'istituto, gravato da quasi 1,5 miliardi di passività, non ha presentato alla procura un piano concreto per il salvataggio lo scorso 15 settembre, come inizialmente previsto.

"Il consiglio di aministrazione della Fondazione San Raffaele - si legge in una nota della società - ha preso atto del deposito dell'istanza di fallimento e conferma che il piano di risanamento sarà depositato fra poco più di 10 giorni, entro il termine del 10 ottobre, nel pieno rispetto del doveroso spirito di collaborazione instaurato con l'autorità giudiziaria".

Una fonte vicina al nosocomio ha detto che le attività ospedaliere proseguono nella totale normalità.

In una nota, il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati ha detto che "dagli atti acquisti emerge lo stato di insolvenza della fondazione, dato non controverso, tanto che il consiglio di amministrazione ha pubblicamente dichiarato di voler presentare un ricorso per l'ammissione al concordato preventivo, proposito che finora non risulta essersi concretato".

L'udienza con le parti, secondo quanto riferito da fonti vicine alla vicenda, è stata fissata per il 12 ottobre.

"A fronte di una situazione prevedibilmente suscettibile di ulteriore aggravamento si è imposta una richiesta, quella che la legge fallimentare affida al pm, orientata a perseguire l'interesse pubblico, sotto molteplici profili", prosegue Bruti Liberati.

"Questa iniziativa è innanzitutto finalizzata all'intento di arrestare ulteriori dissipazioni patrimoniali, ma è altresì orientata a perseguire l'interesse pubblico nella sfera del quale rientra la posizione dei soggetti a vario titolo conivolti in questo grave default, quali i creditori, i dipendenti, i collaboratori e gli stessi utenti del servizio sanitario gestito dalla Fondazione", ha concluso il procuratore.