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Pubblicato il da paetomm@gmail.com

602-0-20111129_211654_8A5A560F.jpgLondra ritira il proprio personale diplomatico dall’Iran, in seguito all’assalto alla propria ambasciata di Teheran. Ad accreditare per prime la notizia sono state fonti diplomatiche occidentali.

Nelle ore appena precedenti, il Ministro degli esteri William Hague aveva minacciato “serie conseguenze” e considerato il governo iraniano responsabile, per non aver garantito la necessaria sicurezza.

Da Teheran un portavoce del parlamento ha bollato la condanna dell’attacco da parte del Consiglio di sicurezza Onu, come “minaccia alla sicurezza globale”.

Accompagnato da violenze anche a un’altra sede diplomatica britannica, l’assalto all’ambasciata segue l’annuncio di sanzioni, con cui Londra ha reagito al recente rapporto dell’Aiea sul nucleare iraniano.


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pen.jpg.display.jpgOggi il Regno Unito conosce il più importante sciopero degli ultimi 30 anni. Due milioni di dipendenti pubblici incroceranno le braccia. Immagini consuete sull’altra sponda della Manica, assai meno frequenti in Gran
Bretagna. E’ un forte no dei sindacati al progetto di riforma dell’età pensionabile, sindacati che si mobilitano difronte ad un potere d’acquisto di caduta libera.

“Non avevamo scelta, è la prima volta che questo sindacato prende una decisione del genere in 30 anni d’esistenza. Una scelta dolorosa. Ma nessuno ha ascoltato le nostre ragioni in nessun momento” dice Lucy Moreton dell’Immigration Services Union.

Il governo si difende contrattaccando e sostiene che lo sciopero costerà 500 milioni di sterline – l’equivalente di oltre 580 milioni di euro. Affermazioni fantasiste secondo i sindacati.

I salari del settore pubblico, congelati fino alla fine del 2012, verranno sbloccati ma con aumenti dell’1% massimo a partire dal 2013. Decisione contestata dai sindacati, pronti a fare ricordare negli annali britannici
questo 30 novembre come un mercoledì nero.

fonte: http://it.euronews.net/                                                                                            olivia

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